Egli è altresì scritto…

Blog di Nicola Iannazzo

● Alcune domande sulla preghiera e le buone opere, per cattolici di buona volontà…

Puoi provare con la Bibbia:

1) Che le preghiere possano essere rivolte a chiunque altro oltre che a Dio, Uno e Trino? (Leggi Matteo 6:6; Giovanni 16:23-24; Atti 7:59; 1 Corinzi 1:2).

2) Che la stessa preghiera si possa ripetere tante volte come si fa con la corona del rosario? (Leggi Matteo 6:7; Isaia 1:15).

3) Che il Padre Nostro, che è l’unica preghiera a Dio insegnata da Gesù Cristo, si possa anche indirizzare a Maria e ai santi?

4) Che delle preghiere in numero stabilito possano dirsi come penitenza in espiazione dei peccati commessi?

NOTA SULLA PREGHIERA – Da qualche tempo è stata commercializzata anche la versione moderna “dell’antico” rosario… il “rosario elettronico”!

(http://clarius.it/rosariomio/) nelle sue svariate forme…

Cambia la forma, ma non la sostanza. E sono sempre valide la parole del Signore Gesù quando disse: “…E nel pregare non usate soverchie dicerie come fanno i pagani, i quali pensano d´essere esauditi per la moltitudine delle loro parole…” (Matteo 6:7)

LE BUONE OPERE

Puoi provare con la Bibbia:

5) Che la salvezza dell’anima possa essere guadagnata col fare le opere meritorie, o di supererogazione; o che possa essere ottenuta per mezzo del prete, o per i sacramenti o per la intercessione di Maria e dei santi? (Leggi Galati 2:16; Efesini 2:8-10).

6) Che le opere meritorie siano quelle prescritte dalla Chiesa Romana, come l’udir le messe, pagare il prete per dirle, recitare preghiere, rosari, litanie, novene, digiunare, astenersi dal mangiar carne il venerdì ed altri giorni comandati, fare dei pellegrinaggi a santuari lontani, strisciare la lingua per terra, ecc. ecc.? (Leggi Isaia 1:12-18).

7) Che una persona possa fare delle opere supererogatorie, cioè al di sopra del numero necessario per la salvezza della propria anima?

8 ) Che questi meriti o opere supererogatorie vadano nel tesoro dei meriti della Chiesa Cattolica Romana, per essere dispensati dal Papa sotto forma di indulgenze a coloro che non ne abbiano guadagnate abbastanza per la salvezza della propria anima?

9) Che ci si debba astenere dal mangiare carne il venerdi e in altri giorni comandati, sotto pena di peccato? (Leggi Matteo 15:11; 1 Corinzi 10:25; 1 Timoteo 4:1-5).

10) Che pagando del denaro al prete per la dispensa, si possa mangiar carne in qualunque giorno, come pure si possa contrarre matrimonio anche fra parenti purché si paghi per la dispensa? (Leggi Atti 8:20).

11) Che farsi il segno della croce sia un mezzo di grazia, e serva ad allontanare il diavolo? (Leggi Matteo 4:10-11).

12) Che portando degli scapolari o delle medaglie benedette addosso si sia protetti da qualunque disgrazia?

NOTA SULLE BUONE OPERE – E’ vero che sta scritto: “Che giova, fratelli miei, se uno dice d´aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? Se un fratello o una sorella son nudi e mancanti del cibo quotidiano, e un di voi dice loro: Andatevene in pace, scaldatevi e satollatevi; ma non date loro le cose necessarie al corpo, che giova?” (Giacomo 2:14)…
Ma noi siamo salvati per la grazia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, e non per le buone opere che abbiamo fatte o che possiamo fare: « affinché niuno si glori », dice la Parola di Dio (Efesini 2:8-9).
Le buone opere sono il risultato o la conseguenza della vera fede o la prova della vera conversione, ma non sono mai meritorie o supererogatorie. I soli meriti che Dio riconosce sono i meriti infiniti di Gesù Cristo.
Le nostre buone opere non possono meritarci la salvezza, perché non sono altro che « un abito lordato » davanti a Dio (Isaia 64:6).
Tutti quelli che cercano la salvezza mediante le loro buone opere, anche quelle comandate nella Bibbia sono scaduti dalla grazia di Dio e non hanno più parte alla salvezza compiuta da Cristo sulla croce. (Vedi Galati 2:16; 5:4).

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Tratto da: “LE CENTO DOMANDE…”
AUTORI: Lorenzo Palmieri e Stefano Testa
…sono basate su un trattato originale intitolato «Dottrine Cattoliche alla prova» scritto dal pastore evangelico Lorenzo Palmieri, di Avellino, originariamente prete cattolico. Presentando l’opuscolo al pubblico, il pastore Palmieri si dichiarò disposto a rientrare nella Chiesa Romana, insieme con i suoi convertiti, se qualcuno avesse fornito la prova biblica della falsità delle sue osservazioni. Tale prova non è mai stata fornita. Amplificato dal pastore Stefano Testa, questo libretto ha avuto fin ora 22 edizioni in inglese e 19 in italiano.

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Salvato per grazia mediante la fede in Cristo Gesù: Nicola Iannazzo


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20 luglio 2010 - Posted by | Buone opere, Cattolicesimo Romano, Domande ai Cattolici Romani, Rosario, Rosario elettronico |

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