Egli è altresì scritto…

Blog di Nicola Iannazzo

● Donne lesbiche membri della Chiesa Valdese

” Non v’illudete; né i fornicatori, né gl’idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né i sodomiti, né i ladri, né gli avari, né gli ubriachi, né gli oltraggiatori, né i rapaci EREDERANNO IL REGNO DI DIO.” (1 Corinzi 6:9,10)

Ditemi voi, fratelli, se noi e tutti quelli che amano la verità e la Parola di Dio non devono sollevarsi e mostrare il proprio dissenso contro tali scandali.


I santi devono guardarsi e stare lontani dai valdesi, e non fare patti con loro e scambiarsi i pastori, come invece hanno fatto le AD (Assemblee di Dio) che si sono separati dalle ADI e hanno fatto un patto con i valdesi, mostrando in tal modo la mancanza di amore verso la verità, verso la santità e la Parola di Dio.

Vergognatevi se vi rimane ancora qualcosa di spirituale dentro di voi, vergognatevi!
E voi pastori delle AD, vedete dove state portando i santi che vi sono toccati in sorte? Voi li portate ad essere ammaestrati da gente pervertita, come possono avere l’autorità di Dio costoro se ammettono l’omosessualità in mezzo a loro?

Giudicate da voi, fratelli, come stanno le cose.

A voi che gridate contro di noi che giudichiamo, vi dico: “perché non pensate prima a togliere ogni scandalo da mezzo a voi stessi”? Solo dopo potete pensare a noi, che facciamo semplicemente sapere ai fratelli ciò che i pastori non fanno loro sapere.

Considerate, diletti, se lo scandalo lo hanno prodotto i valdesi e gli omosessuali in mezzo a loro, oppure noi che dissentiamo da tali cose? (Giuseppe Piredda).

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Eccovi anche il commento del fratello Giacinto Butindaro:

In questo video, che è un estratto da una puntata di Magazine sul 2, dal titolo ‘Omocristiani’, in ordine cronologico vedrete e sentirete parlare la pastora valdese Letizia Tomassone (che è vicepresidente della Federazione delle Chiese Evangeliche Italiane), la pastora valdese Anne Zell e Rosa Salamone, del gruppo Varco di Milano e vice presidente della REFO (Rete evangelica fede e omosessualità).
Le loro parole a favore dell’omosessualità non possono che suscitare sdegno in tutti coloro che amano Dio e osservano i suoi comandamenti, perché gli omosessuali peccano contro natura e non erediteranno il Regno di Dio (cfr. Romani 1:26-27 e 1 Corinzi 6:9-10).
L’ira di Dio è su di essi e se non si convertono dalle loro vie malvagie Dio li condannerà ad una eterna infamia nel fuoco eterno dove saranno tormentati nei secoli dei secoli.
A queste donne che parlano nel video e a tutti coloro che in seno alle Chiese Evangeliche sono omosessuali e ragionano come loro sull’omosessualità dico dunque: ‘Ravvedetevi e convertitevi dalle vostre vie malvagie, per ottenere la remissione dei vostri peccati, altrimenti quello che vi aspetta è il fuoco eterno che vi tormenterà per i secoli dei secoli.
Non vi illudete, l’ira di Dio è su di voi e se non vi convertite Dio vi condannerà ad una eterna infamia’.
A voi fratelli nel Signore invece dico: ‘Riprovate con forza il peccato dell’omosessualità che sta diffondendosi anche in seno ad alcune Chiese Evangeliche in questa nazione, ricordandovi quello che dice la Scrittura a proposito degli omosessuali e che vi ho sopra esposto sia pur brevemente’.

Leggi ‘Contro i perversi e vani ragionamenti fatti da alcune Chiese Evangeliche a favore dell’omosessualità

Oppure ascolta il messaggio audio di Giacinto Butindaro:

“Contro i perversi e vani ragionamenti fatti da alcune Chiese Evangeliche a favore dell’omosessualità… (118 min.)”

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1 agosto 2010 - Posted by | "Pastoresse" Lesbiche, AD (Chiesa Cristiana Evangelica Assemblee di Dio), Anne Zell, Apostasia, Chiesa Valdese, Letizia Tomassone, Omosessualità, Rosa Salamone

4 commenti »

  1. per caso soltanto ho visto e letto cosa dite sul mio conto. Non è grave perchè non mi tocca. Come dice Martin Lutero so per certo che sono salvata in Cristo, come so che sono peccatrice e incapace con le sole mie forze di fare la
    sua volontà: simul iusus et peccator. Proprio per questo fido in Cristo. Siamo tutti sotto il giudizio di Dio, è non permetto a nessun’altro di giudicarmi. Come dice l’apostolo Paolo nessuno di noi è consigliere di Dio, deciderà lui, nella sua grazia, come giudicarci.
    Tutti siamo chiamati a ravvederci, nessuno, per i propri meriti può sentirsi più a posto davanti a Dio di un’altro.Ricordate il commandamento più grande che Gesù ci ha lasciato? Ecco io credo che saremo giudicati proprio su questo: in quanto abbiamo cercato di amare di essere misericordiosi con gli altri, astendendoci del giudizio(non giudicate dice Gesù)
    Non considero un insulto essere chiamata lesbica, ho tanti amici e amiche credenti e non credenti omosessuali – ma io non sono lesbica e vivo felicemente con la mia famiglia. Vi prego percio di non spargere delle falsità su di me.
    Che Dio illumini tutti noi con il suo Spirito, che puo rinnovare l’intera nostra esistenza.
    Anne Zell, pastora valdese

    Commento di Anne Zell | 1 ottobre 2010

  2. Mi rallegra grandemente il fatto che tu smentisca di essere lesbica e quindi omosessuale, e quindi verificherò le fonti da cui ho tratto le notizie poste sul blog, e se sarà il caso, le correggerò. Perciò per ora non posso far altro che scusarmi con te pubblicamente, accettando in verità la tua testimonianza.

    Ciò non toglie però che la presa di posizione della Chiesa Valdese, di cui svolgi un ruolo attivo come ministro di culto, ruolo che ti ricordo non ti è lecito di svolgere, poiché la Parola di Dio è categorica quando dichiara:“Come si fa in tutte le chiese de´ santi, tacciansi le donne nelle assemblee, perché non è loro permesso di parlare, ma debbon star soggette, come dice anche la legge. E se vogliono imparar qualcosa, interroghino i loro mariti a casa; perché è cosa indecorosa per una donna parlare in assemblea. La parola di Dio è forse proceduta da voi? O è dessa forse pervenuta a voi soli? Se qualcuno si stima esser profeta o spirituale, riconosca che le cose che io vi scrivo son comandamenti del Signore. (1° Corinzi 14:34,37)
    e ancora: “La donna impari in silenzio con ogni sottomissione. Poiché non permetto alla donna d´insegnare, né d´usare autorità sul marito, ma stia in silenzio. Perché Adamo fu formato il primo, e poi Eva; e Adamo non fu sedotto; ma la donna, essendo stata sedotta, cadde in trasgressione nondimeno sarà salvata partorendo figliuoli, se persevererà nella fede, nell´amore e nella santificazione con modestia.” (2° Timoteo 2:11,15), …dicevo, la presa di posizione riguardo le decisione di benedire le coppie omosessuali, siano di una gravità inaudita, in quanto chiaramente contrarie alla Parola e alla volontà di Dio rivelataci tramite le Sacre Scritture.

    Ricordati poi che non gia io giudico te, ma è la stessa Parola di Dio che ti giudica se approvi, rispetti o giustifichi l’omosessualità, in quanto poiché Essa è la nostra unica guida, sei tenuta a riconoscere che Essa è altrettanto categorica nell’affermare che gli omosessuali che non si pentono della loro perversità non erederanno mai il regno di Dio (1 Corinzi 6:9,10).

    Anche la distruzione di Sodoma e Gomorra da parte di Dio è un monito che rimane valido nei secoli! Infatti di queste cose parlò anche Giuda, fratello di Giacomo nella sua epistola: “Nello stesso modo Sodoma e Gomorra e le città circonvicine, essendosi abbandonate alla fornicazione nella stessa maniera di costoro ed essendo andate dietro a vizi contro natura, sono poste come un esempio, portando la pena d´un fuoco eterno.” (Giuda 1:7)

    Gli omosessuali vanno perciò rispettati come esseri umani, come persone, questo va chiarito, ma non va rispettata la loro condotta e i loro vizi che sono contro natura, poiché persino la natura insegna che quelle cose sono inaccettevoli!

    E’ molto grave mettere in discussione quel che dice Dio nella Bibbia, tramite gli uomini ispirati che parlarono per lo Spirito Santo. Ed è molto grave disubbidire alle leggi e agli ordini che Dio ha impartito, per la quale incombe la minaccia di una severa punizione verso i trasgressori, lo stagno ardente di fuoco e di zolfo (vedi Apocalisse 21:8 e 21:27)!

    Ora, premettendo che siamo chiamati da Dio a non conformarci a questo secolo, coi suoi sofismi e le sue vane ciance anche di carattere “scientifico” che vorrebbero giustificare l’omosessualità, ma alla volontà di Dio che è buona, accettevole e perfetta, secondo che è scritto:“E non vi conformate a questo secolo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la volontà di Dio, la buona, accettevole e perfetta volontà.” (Romani 12:2), va chiarito che nessuno nasce omosessuale, nello stesso modo che nessuno nasce omicida o tossicodipendente, ma omosessuali si “diventa” facendo una deliberata scelta di ribellarsi all’ordine e ai comandamenti di di Dio! Di Colui che meglio di chiunque altro conosce come siamo fatti avendoci “Egli stesso” formati, e cioè con una tendenza “naturale” verso l’altro sesso, avendo Lui stesso provveduto una donna ad Adamo(Genesi 2:22)… non un altro uomo!

    Sapendo questo perciò, non possiamo definire gli omosessuali nostri fratelli, e nemmeno “rispettare” la loro condotta peccaminosa, a meno che non si ravvedano e si pentano dei loro peccati, ma dobbiamo piuttosto esortarli (con amore certamente, ma anche con severità, con ogni franchezza senza lusingarli) a ravvedersi, a credere in Cristo Gesù, e ad abbandonare quel modo di condursi perverso che la Bibbia definisce con questi termini: “vizi contro natura”,“cosa abominevole”, “passioni infami”, “cose turpi”, “traviamento”, “mente reproba”… davanti a Dio! (…non le ho scritte io queste cose, sono affermazioni che come saprai benissimo sono scritte nella Parola di Dio e perciò procedenti dalla mente e dalla buona, accettevole e perfetta volontà del Santissimo Iddio).

    Infatti la Sacra Scrittura afferma e ordina con solennità:
    “Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna; è cosa abominevole” (Levitico 18:22).

    e ancora…

    “Perciò Iddio li ha abbandonati a passioni infami: poiché le loro femmine hanno mutato l´uso naturale in quello che è contro natura, e similmente anche i maschi, lasciando l´uso naturale della donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri, commettendo uomini con uomini cose turpi, e ricevendo in loro stessi la condegna mercede del proprio traviamento. E siccome non si sono curati di ritenere la conoscenza di Dio, Iddio li ha abbandonati ad una mente reproba, perché facessero le cose che sono sconvenienti…” (Romani 1:26,28)

    E su tutto ciò che ho affermato, ti esorto a riconoscere che non sono mie idee o tesi, ma comandamenti del Signore!
    Se non l’hai già fatto perciò, ti invito alla lettura della seguente confutazione al riguardo, affinché tu possa riconoscere che la Chiesa Valdese è uscita dai sentieri antichi e dalla sana dottrina, incamminandosi in sentieri tortuosi di compromesso e disubbidienza alla Parola di Dio.

    ● Contro i perversi e vani ragionamenti fatti da alcune Chiese Evangeliche a favore dell’omosessualità

    Commento di nicola iannazzo | 2 ottobre 2010

  3. In tutto mi affido al giudizio di Dio, e non a quello degli umani. Nella stessa Bibbia viene raccontato che Gesù il Risorto apparve per primo a delle donne e affidò a loro il prezioso annuncio della risurrezione e della vita nuova.
    Nient’altro cerco di fare, col aiuto di Dio e del suo Spirito. A.Z.

    Commento di Anne Zell | 2 ottobre 2010

  4. Anne, mi sembra di capire che vorresti giustificare il tuo ministerio di pastorato, citando come esempio le donne a cui Gesù apparve, secondo la quale loro ricevettero un mandato… Infatti hai detto che Gesù: “…affidò a loro il prezioso annuncio della risurrezione e della vita nuova.

    Ma dove hai letto quel che dici? In quale Bibbia? “…affido a loro” ?
    E qual’era il mandato? Quello di fare il Pastore o le Evangeliste? Ricevettero forse un Ministerio? No!
    E’ vero che Gesù apparve primariamente alle donne che si recarono al sepolcro, tra cui Maria Maddalena a cui Gesù rivolse la parola, MA A LORO NON FU AFFIDATO IL MANDATO CHE PENSI TU.

    Poiché il mandato vero e proprio: “Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo, insegnando loro d´osservar tutte quante le cose che v´ho comandate”, fu affidato invece agli Apostoli e NON a delle donne… (vedi Matteo 28:19,20 – Marco 16:15,18).

    Inoltre se fosse come dici tu, sarebbe stato un mandato talmente importante che dovremo chiederci come mai l’Apostolo Paolo non ne fa menzione alcuna in 1° Corinzi 15:3,7 dove Maria o le donne avrebbero dovuto essere ALMENO nominate! Invece Paolo cita questa sequenza di coloro che videro Gesù Risorto per primi: Cefa, poi i dodici, poi più di cinquecento fratelli, poi Giacomo, poi tutti gli Apostoli, e per ultimo a Paolo… ma delle donne a cui sarebbe stato affidato un ruolo così importante… nulla! Come mai?

    Perciò adesso lo vedremo esaminando TUTTI i passi in questione dalla Sacra Scrittura:

    Vangelo di Matteo:
    Capitolo 28 versi da 1 a 7
    1 Or nella notte del sabato, quando già albeggiava, il primo giorno della settimana, Maria Maddalena e l´altra Maria vennero a visitare il sepolcro.
    2 Ed ecco si fece un gran terremoto; perché un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra, e vi sedette sopra.
    3 Il suo aspetto era come di folgore; e la sua veste, bianca come neve.
    4 E per lo spavento che n´ebbero, le guardie tremarono e rimasero come morte.
    5 Ma l´angelo prese a dire alle donne: Voi, non temete; perché io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso.
    6 Egli non è qui, poiché è risuscitato come avea detto; venite a vedere il luogo dove giaceva.
    7 E andate presto a dire a´ suoi discepoli: Egli è risuscitato da´ morti, ed ecco, vi precede in Galilea; quivi lo vedrete. Ecco, ve l´ho detto.
    8 E quelle, andatesene prestamente dal sepolcro con spavento ed allegrezza grande, corsero ad annunziar la cosa a´ suoi discepoli.
    9 Quand´ecco Gesù si fece loro incontro, dicendo: Vi saluto! Ed esse, accostatesi, gli strinsero i piedi e l´adorarono.
    10 Allora Gesù disse loro: Non temete; andate ad annunziare a´ miei fratelli che vadano in Galilea; là mi vedranno.”

    Qui ricevettero due ordini, uno da un angelo:
    “…andate presto a dire a´ suoi discepoli: Egli è risuscitato da´ morti, ed ecco, vi precede in Galilea; quivi lo vedrete. Ecco, ve l´ho detto.” (verso 7)
    L’altro direttamente da Gesù:
    “Non temete; andate ad annunziare a´ miei fratelli che vadano in Galilea; là mi vedranno.” (verso 10)

    Dov’è un mandato pastorale? Loro dovevano soltanto dire AI SUOI DISCEPOLI che Gesù era risorto e di andare in Galilea …
    Ma AI SUOI DISCEPOLI…
    Forse che oggi le donne devono dire anche alle persone del mondo di andare in Galilea ad incontrare il Signore?
    Dov’è che Gesù:“…affidò a loro il prezioso annuncio della risurrezione e della vita nuova.”? Poiché cosa intendi davvero con le tue parole?
    Certamente una cosa è che tutti possiamo e dobbiamo evangelizzare, testimoniando e annunciando che Lui è risorto… Va bene.
    Ma ciò che invece intendi tu, e giustificare il Ministerio di Pastorato femminile appoggiandoti al fatto che furono delle donne, per prime, ad annunciare ai discepoli la risurrezione del Signore; Ma quei fatti non centrano nulla con il Ministerio femminile, non è la stessa cosa!
    Poiché il Pastorato e L’insegnamento non sono “affidati” alle donne, come vedremo…

    Vangelo di Marco:
    Capitolo 15 verso 47 e Capitolo 16 versi da 1 a 11

    47 E Maria Maddalena e Maria madre di Iose stavano guardando dove veniva deposto.
    1 E passato il sabato, Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo e Salome comprarono degli aromi per andare a imbalsamar Gesù.
    2 E la mattina del primo giorno della settimana, molto per tempo, vennero al sepolcro sul levar del sole.
    3 E dicevano tra loro: Chi ci rotolerà la pietra dall´apertura del sepolcro? 4 E alzati gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata; ed era pur molto grande.
    5 Ed essendo entrate nel sepolcro, videro un giovinetto, seduto a destra, vestito d´una veste bianca, e furono spaventate.
    6 Ma egli disse loro: Non vi spaventate! Voi cercate Gesù il Nazareno che è stato crocifisso; egli è risuscitato; non è qui; ecco il luogo dove l´aveano posto.
    7 Ma andate a dire ai suoi discepoli ed a Pietro, ch´egli vi precede in Galilea; quivi lo vedrete, come v´ha detto.
    8 Ed esse, uscite, fuggiron via dal sepolcro, perché eran prese da tremito e da stupore, e non dissero nulla ad alcuno, perché aveano paura.
    9 Or Gesù, essendo risuscitato la mattina del primo giorno della settimana, apparve prima a Maria Maddalena, dalla quale avea cacciato sette demoni.
    10 Costei andò ad annunziarlo a coloro ch´eran stati con lui, i quali facean cordoglio e piangevano.
    11 Ed essi, udito ch´egli viveva ed era stato veduto da lei, non lo credettero.

    Vediamo che le donne andate al sepolcro “molto per tempo” erano Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo e Salome (verso 7)
    Qui ricevettero l’ordine dallo stesso angelo di Matteo descritto in forma di giovinetto:

    “andate a dire ai suoi discepoli ed a Pietro, ch´egli vi precede in Galilea; quivi lo vedrete, come v´ha detto.” (verso 7)
    Anche qui come in Matteo dovevano soltanto dire AI DISCEPOLI le medesime cose e di andare in Galilea…
    Però Marco ci dice una cosa importante:
    “non dissero nulla ad alcuno, perché aveano paura.” (verso 8)

    Anche qui nessun mandato pastorale quindi…
    ma addirittura veniamo a sapere che quelle donne non fecero nemmeno cio che gli era stato comandato di fare!
    Dov’è qui un mandato pastorale perciò? Io non lo vedo.

    Vangelo di Luca:
    Capitolo 24 versi da 1 a 11

    1 Durante il sabato si riposarono, secondo il comandamento; ma il primo giorno della settimana, la mattina molto per tempo, esse si recarono al sepolcro, portando gli aromi che aveano preparato.
    2 E trovarono la pietra rotolata dal sepolcro.
    3 Ma essendo entrate, non trovarono il corpo del Signor Gesù.
    4 Ed avvenne che mentre se ne stavano perplesse di ciò, ecco che apparvero dinanzi a loro due uomini in vesti sfolgoranti;
    5 ed essendo esse impaurite, e chinando il viso a terra, essi dissero loro: Perché cercate il vivente fra i morti?
    6 Egli non è qui, ma è risuscitato; ricordatevi com´egli vi parlò quand´era ancora in Galilea,
    7 dicendo che il Figliuol dell´uomo doveva esser dato nelle mani d´uomini peccatori ed esser crocifisso, e il terzo giorno risuscitare.
    8 Ed esse si ricordarono delle sue parole;
    9 e tornate dal sepolcro, annunziarono tutte queste cose agli undici e a tutti gli altri.
    10 Or quelle che dissero queste cose agli apostoli erano: Maria Maddalena, Giovanna, Maria madre di Giacomo, e le altre donne che eran con loro.
    11 E quelle parole parvero loro un vaneggiare, e non prestaron fede alle donne.

    Qui veniamo a sapere che le donne che “molto per tempo” (verso 1) si recarono al sepolcro erano Maria Maddalena, Maria Madre di Giacomo, Giovanna e altre donne. (verso 10)
    Al verso 4 apparentemente c’è un errore, ma non lo è. Infatti a differenza di Matteo e di Marco leggiamo che gli angeli sono due e non uno solo.
    Però il fatto che i primi due Evangelisti citano solo uno dei due non toglie che l’altro non vi fosse…
    E cosa dissero quegli angeli alle donne? Ricordarono loro di come Gesù parlò loro che doveva risuscitare. (versi 6 a 8)
    E quello si limitarono a fare!
    “…e tornate dal sepolcro, annunziarono tutte queste cose agli undici e a tutti gli altri.” (verso 9)

    Ma anche qui un verso particolare…
    “E quelle parole parvero loro un vaneggiare, e non prestaron fede alle donne” (verso 11)
    Non furono credute!

    Altro che mandato pastorale! Non furono nemmeno credute!
    Inoltre furono degli angeli e non il Signore a RICORDARE loro le parole che Gesù diceva prima di morire e risorgere!

    Vangelo di Giovanni:
    Capitolo 20 versi da 1 a 18

    1 Or il primo giorno della settimana, la mattina per tempo, mentr´era ancora buio, Maria Maddalena venne al sepolcro, e vide la pietra tolta dal sepolcro.
    2 Allora corse e venne da Simon Pietro e dall´altro discepolo che Gesù amava, e disse loro: Han tolto il Signore dal sepolcro, e non sappiamo dove l´abbiano posto.
    3 Pietro dunque e l´altro discepolo uscirono e si avviarono al sepolcro.
    4 Correvano ambedue assieme; ma l´altro discepolo corse innanzi più presto di Pietro, e giunse primo al sepolcro;
    5 e chinatosi, vide i pannilini giacenti, ma non entrò.
    6 Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro, e vide i pannilini giacenti,
    7 e il sudario ch´era stato sul capo di Gesù, non giacente coi pannilini, ma rivoltato in un luogo a parte.
    8 Allora entrò anche l´altro discepolo che era giunto primo al sepolcro, e vide, e credette.
    9 Perché non aveano ancora capito la Scrittura, secondo la quale egli doveva risuscitare dai morti.
    10 I discepoli dunque se ne tornarono a casa.
    11 Ma Maria se ne stava di fuori presso al sepolcro a piangere.
    E mentre piangeva, si chinò per guardar dentro al sepolcro,
    12 ed ecco, vide due angeli, vestiti di bianco, seduti uno a capo e l´altro ai piedi, là dov´era giaciuto il corpo di Gesù.
    13 Ed essi le dissero: Donna, perché piangi? Ella disse loro: Perché han tolto il mio Signore, e non so dove l´abbiano posto.
    14 Detto questo, si voltò indietro, e vide Gesù in piedi; ma non sapeva che era Gesù.
    15 Gesù le disse: Donna, perché piangi? Chi cerchi? Ella, pensando che fosse l´ortolano, gli disse: Signore, se tu l´hai portato via, dimmi dove l´hai posto, e io lo prenderò.
    16 Gesù le disse: Maria! Ella, rivoltasi, gli disse in ebraico: Rabbunì! che vuol dire: Maestro!
    17 Gesù le disse: Non mi toccare, perché non sono ancora salito al Padre; ma va´ dai miei fratelli, e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, all´Iddio mio e Iddio vostro.
    18 Maria Maddalena andò ad annunziare ai discepoli che avea veduto il Signore, e ch´egli le avea dette queste cose.

    Effettivamente qui Gesù parlò a Maria Maddalena, ma cosa gli disse?
    Queste sono le parole che Gesù pronunciò a Maria Maddalena davanti al sepolcro, dopo la resurrezione:
    “Gesù le disse: Non mi toccare, perché non sono ancora salito al Padre; ma va´ dai miei fratelli, e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, all´Iddio mio e Iddio vostro. Maria Maddalena andò ad annunziare ai discepoli che avea veduto il Signore, e ch´egli le avea dette queste cose.” Giovanni 20:17,18)

    Quindi lei doveva soltanto dire ai suoi discepoli questo: “…dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, all´Iddio mio e Iddio vostro.” (verso 17)
    E questo è quello che si limitò a fare! “Maria Maddalena andò ad annunziare ai discepoli che avea veduto il Signore, e ch´egli le avea dette queste cose. (verso 18)

    Stop! Punto! Gesù non gli “affidò” nessun mandato pastorale!
    Io quello che tu vorresti farmi intendere non lo vedo.

    Tutti questi passi dunque, smentiscono categoricamente che alla donna fu affidato un qualsivoglia mandato dal Signore di rivestire il Ministerio di Pastore o di Evangelista!

    Tanto più che alcune di quelle donne non furono né affidabili: “non dissero nulla ad alcuno, perché aveano paura.” (Marco 16:8)
    …e nemmeno credibili: “E quelle parole parvero loro un vaneggiare, e non prestaron fede alle donne” (Luca 24:11)

    Furono gli Apostoli invece a cui venne “affidato” il mandato di AMMAESTRARE, di BATTEZZARE, e di INSEGNARE i comandamenti del Signore: “Andate dunque, AMMAESTRATE tutti i popoli, BATTEZZANDOLI nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo, INSEGNANDO loro d´osservar tutte quante le cose che v´ho comandate.” (Matteo 28:19,20 – Marco 16:15,18)

    E non v’erano donne fra loro!

    Perciò ti ribadisco nuovamente il comandamento del Signore riguardo il divieto alla donna di insegnare:
    “La donna impari in silenzio con ogni sottomissione. Poiché non permetto alla donna d´insegnare, né d´usare autorità sul marito, ma stia in silenzio. Perché Adamo fu formato il primo, e poi Eva; e Adamo non fu sedotto; ma la donna, essendo stata sedotta, cadde in trasgressione nondimeno sarà salvata partorendo figliuoli, se persevererà nella fede, nell´amore e nella santificazione con modestia.” (2° Timoteo 2:11,15)

    Come si fa in tutte le chiese de´ santi, tacciansi le donne nelle assemblee, perché non è loro permesso di parlare, ma debbon star soggette, come dice anche la legge. E se vogliono imparar qualcosa, interroghino i loro mariti a casa; perché è cosa indecorosa per una donna parlare in assemblea. La parola di Dio è forse proceduta da voi? O è dessa forse pervenuta a voi soli? Se qualcuno si stima esser profeta o spirituale, riconosca che le cose che io vi scrivo SON COMANDAMENTI DEL SIGNORE. (1° Corinzi 14:34,37)

    Anne, ti ho scritto queste cose senz’astio, con affetto, poiché desidero il bene tuo e della fratellanza Valdese, poiché desidero ardentemente che vi atteniate alla Parola di Dio senza aggiungervi o togliervi nulla.
    La mia preghiera a Dio e che possiate riconoscere lo spirito che ci anima, quando confutiamo gli errori dottrinali, che non è altro che l’amore per la verità e per il popolo di Dio.
    Ti invito all’ascolto della seguente confutazione audio che entra nel dettaglio sull’argomento:
    ● Perchè alla donna non è permesso di insegnare

    Commento di nicola iannazzo | 3 ottobre 2010


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